Il nuovo romanzo della Saga di Carne

Epilogo degli epiloghi, o inizio di una nuova epopea, che ha al centro l'agnizione di Carne, Fleshback (rezma-tarijn, ovvero "carne tornante" nell'antica lingua di Shitland) intende dimostrare che salvezza e perdizione non sono che due facce della stessa medaglia.

domenica 6 febbraio 2011

Truth-seeking

Quella cosa che era sembrata Kate stava riflettendo sul fatto che presto sarebbe diventata otto e che, per tornare a Londra, sarebbe servito un intero charter. I quattro si infilarono nella prima toilette. Poco più tardi ne uscì solo una ragazza. 
"Londra Gatwick, per favore, ho un biglietto a mio nome"
"Suo nome?"
"Fuller, Kate Fuller"


La vera Kate Fuller era in tutt'altro posto, era nei vecchi depositi dei grandi giardini a ovest del centro. Da tempo aveva il sospetto che l'Helleborus Foetidus che serviva per la Salsa fosse una mutazione programmata a tavolino. Timothy Lovejoy Higgins aveva studiato per anni il caso. Si trattava certamente di un Helleborus Foetidus ma il modo in cui cresceva lo lasciava perplesso: tutti gli esemplari che lui aveva analizzato, quando lavorava come capo giardiniere ai Kew Gardens, difficilmente superavano il metro di altezza e l'odore sgradevole proveniva dalle piccole ghiandole sparse sulle brattee e sui peduncoli. Più di una volta aveva prelevato delle piccole piante a Camberwell Green, le aveva trapiantate nel giardino di casa, le aveva concimate, innaffiate, coccolate ma non c'era stato niente da fare, crescevano regolarmente, rispettavano le regole della loro razza. Solo quelli di Camberwell Green erano alte, forti, anche se i rami si spezzavano con una certa facilità. Si rassegnò quindi, ogni volta che doveva raccogliere un po' del prezioso liquame, a recarsi nel parco della vecchia villa.


TK (True Kate), chiamiamola così per differenziarla da quella cosa che stava per arrivare a Gatwick,  stava frugando tra le carte ingiallite del vecchio capo giardiniere sperando di trovare degli indizi, anche solo un appunto  che la aiutasse a capire cosa era successo e soprattutto chi ci fosse dietro quella storia prima che le scorte di Salsa si esaurissero.


A circa 50 chilometri di distanza stava atterrando un Airbus A319.100 della Olympic Air. A bordo c'era un solo passeggero, anzi una sola passeggera.
"Sono stati previdenti... non sapevano in quanti saremmo saliti sull'aereo e mi hanno fatto trovare 128 biglietti, avrei potuto dividermi sette volte ma forse non sapevano che stavo finendo le mie dosi di Salsa. "
"Speriamo che almeno Stanz sia venuto a prendermi"


Stanz la stava aspettando con due biglietti del Gatwick Express.
"In treno?" pensò per un attimo di colpirlo in mezzo alla fronte.
"L'unico mezzo per arrivare a Victoria in mezz'ora... in macchina ci avremmo messo il triplo"
"Hai portato una dose?"
"Non ne ho trovato"
"Coglione!"
"Venkmann mi aveva detto che se sarebbe occupato lui..."
"E se ora mi raddoppio e se subito dopo mi quadruplico, come la mettiamo? Andiamo a dire a Venkmann che subito dopo mi serviranno sedici dosi? E che se non le trova tutti vedranno cosa c'è dentro di noi, le nostre vere spoglie?"


TK trovò un foglio stropicciato con due nomi, Colui e Grande, e sotto, sottolineata, una breve frase: loro sanno

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