Il nuovo romanzo della Saga di Carne

Epilogo degli epiloghi, o inizio di una nuova epopea, che ha al centro l'agnizione di Carne, Fleshback (rezma-tarijn, ovvero "carne tornante" nell'antica lingua di Shitland) intende dimostrare che salvezza e perdizione non sono che due facce della stessa medaglia.

lunedì 14 febbraio 2011

Fieldwork

Il professor Jirolam Salajdarian, il migliore psicoanalista di Londra, convinto assertore della schizofrenia di Carnet e della sua doppia personalità, era certo che la chiave di tutto potesse essere sull'isola di Islay e precisamente nei pressi della Croce di Kidalton. Le date coincidevano. Nel nono secolo la Porta si era chiusa per l'ultima vosta e da quel momento i Guardiani avevano retto le sorti del mondo, nel bene e nel male. A loro era stato affidato il compito di istruire i discepoli destinati a continuare la loro opera fino ad arrivare a Winnie, che avrebbe dovuto scegliere come proprio successore uno dei due fratelli. In realtà il professore era certo che la scelta avrebbe dovuto ricadere non su una delle due persone fisiche (ammesso e non concesso che davvero esistessero) ma su una delle due personalità e, se avesse dovuto scommettere, quella sarebbe stata Carne, la parte più spirituale, quella meno animale.

Se avesse saputo cosa stava avvenendo in quel momento su un pianeta lontano, avrebbe anche potuto cambiare idea. Se avesse saputo interpretare le capacità di Carnet, abile seduttore sia di di serve che di nobildonne, buon conoscitore del male o del bene, avrebbe anche potuto cambiare idea. Ma il professore - malgrado la sua professione richiedesse un angolo di visone estremamente ampio - era, più che un bacchettone, un vero puritano da sempre ammiratore dell'opera di Oliviero Cromwell e faceva il tifo per Carne.

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