Il nuovo romanzo della Saga di Carne

Epilogo degli epiloghi, o inizio di una nuova epopea, che ha al centro l'agnizione di Carne, Fleshback (rezma-tarijn, ovvero "carne tornante" nell'antica lingua di Shitland) intende dimostrare che salvezza e perdizione non sono che due facce della stessa medaglia.

domenica 30 gennaio 2011

L'esortazione "conosci te stesso" è un motto greco (Γνῶθι σεαυτόν), iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze.
Tuttavia, nel mondo moderno questa indicazione si trasforma nel problema radicale posto alla domanda “Chi sono io?”. Nel nostro caso, Carne poterebbe ottenere la conoscenza oggettiva di sé allorquando si trovasse in grado di percepire realisticamente le varie componenti del suo Io, cioè di riconoscersi nella totalità del suo essere che va dall’Io manifesto all’ideale istituzionale voluto dai suoi autori.
Nessuno come lui ha sperimentato la sensazione confusa di essere giudicato e valutato dagli altri. Carne vive la sua identità sul piano psicologico attraverso una o più immagini di se stesso, ed è secondo queste immagini che egli si percepisce "ferito". Sentirsi ferito o distrutto nella propria immagine costituisce una forma di morte psicologica che porta all'annullamento della propria identità e all'impossibilità di proseguire nella conoscenza di se stessi. L'immagine è una complessa struttura interiore che riassume relazioni, comportamenti, stati d'animo, giudizi di valore, attraverso i quali la coscienza si concretizza e su questa concretizzazione si
organizza ed agisce. Carne non possiede, dal punto di vista psicologico, una sua integrità e unità interiore per cui ha un'unica immagine di sé, che non è statica, ma è sempre modificabile e di conseguenza può mutare e sdoppiarsi secondo le circostanze e le situazioni.
Questi sdoppiamenti non riguardano solo il comportamento esterno, ma si verificano nella complessità della struttura dell'Io.
In Carne esiste l’istinto di conservazione e l' equilibrio che ha raggiunto tende a fissare le sue azioni in comportamenti stereotipati e fissazione nei propri ruoli.
Per conoscere se stesso, per risolversi e addivenire alla totale risoluzione di questa tormentata epopea dovrà alla fine scoprire la dimensione de suo Io latente.
L’Io latente è l’insieme di quelle caratteristiche che ognuno di noi possiede ma non conosce. Nell'antichità si credeva che risiedesse nei visceri.

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